Adcom si inserisce autorevolmente nel settore car con elettroniche raffinatissime, caratterizzate da ingressi bilanciati, raffreddamento forzato, circuitazioni audio in Casse A e stadi finali stabili anche su carichi di 0,5 ohm

Nel campo dell’amplificazione domestica Adcom è senz’altro tra i marchi più blasonati. Le sue elettroniche a due telai riscuotono interesse e successo
in virtù delle loro spiccate prerogative tecniche e musicali, dovute in larga parte all’estro ed alle capacità di Victor Campos.

Progettista tra i più illustri e considerati, opera da anni con il marchio statunitense e ne ha firmato i modelli più apprezzati. Per tradizione inoltre Adcom offre la qualità dei suoi prodotti domestici ad un prezzo competitivo, il che naturalmente ha ancor più attirato l’attenzione del pubblico.

Per il suo ingresso nel settore car, Adcom si è affidata addirittura ad un nome del calibro di Nelson Pass. È l’inventore della circuitazione «Stasis», che ha fatto la fortuna dell’azienda da lui fondata, la Threshold, ed ha assicurato un ottimo successo alle elettroniche che l’hanno impiegata su licenza, come le Nakamichi «nome».

Egli ha utilizzato tutta la sua esperienza per realizzare apparecchiature decisamente superiori alla media ed adatte anzi all’inclusione nella fascia più elevata del mercato. Adcom dichiara che Pass ha accettato ben volentieri di progettare la sua linea «mobile», stanti i rapporti di buon vicinato che intercorrono tra le due ditte, gli stabilimenti delle quali si trovano a pochi metri di distanza l’uno dall’altro.

La linea di amplificatori Adcom verte su cinque modelli: due stereo di potenza contenuta, il 4302 ed il 4402 rispettivamente da 2 x 30 e 2 x 40 W, che sono doppiati da due quattro canali di pari potenza, il 4304 ed il 4404. Ad essi si aggiunge il 4702 da 2 x 70 su 4 ohm. Tutti dispongono di ingressi bilanciati.

Adcom 4304

L’amplificatore in esame ben si inserisce nel panorama dei multicanale di alto livello e media potenza. Dispone però di una serie di particolarità che lo issano su un piano di superorità rispetto a questi ultimi, ad iniziare per l’appunto dagli ingressi bilanciati, caratteristici delle apparecchiature più esclusive destinate all’impiego domestico. La loro adozione nelle elettroniche per auto è ancor più indicata poiché consente la massima reiezione dei
disturbi generati dall’impianto elettrico di bordo. Prima o poi questi riescono ad infiltrarsi sul percorso del segnale, dando luogo ai disturbi ben noti. Sopportabili al limite negli impianti di scarsa qualità, sono quanto di peggio possa verificarsi in un’installazione di alta classe. Oltretutto le prerogative che permettono di distinguere un grande impianto da uno di qualità medio-alta si evidenziano sovente coi segnali di più basso livello, quelli che maggiormente risentono della presenza di ronzii e spurie.

Un panorama molto suggestivo: l’interno del 4304.

Ben vengano dunque i collegamenti bilanciati anche se, per ovvi motivi, richiedono un investimento un po’ più sostanzioso. Per goderne i benefici è necessario infatti ricorrere ad una delle unità di interfaccia descritte nel riquadro. Un altro aspetto degno del massimo interesse è dato dalla notevole disponibilità dei finali a lavorare stabilmente su carichi di impedenza molto bassa, fino a 0,4 ohm, accrescendo in modo sensibile la potenza erogata. Il costruttore infatti, a fronte dei 30 W per canale su 4 ohm, dichiara una potenza di 60 W su 2 ohm e di 90 W su 1 ohm. E inoltre possibile la configura
zione a ponte degli stadi finali, intervenendo sulle unità di interfaccia.

L’impiego di griglie metalliche che lasciano intravedere la circuitazione interna rende assai grintosa e specialistica l’estetica. È dominata inoltre dalla ventola per la circolazione forzata dell’aria di raffreddamento, dislocata sul pannello superiore che conferisce elevate doti di affidabilità agli amplificatori anche nelle condizioni d’impiego più gravose.

Le prese di ingresso sono XLR e sovrastano i potenziometri per la sensibilità in ingresso. Assieme ai morsetti di tensione e di uscita, sono disposte su uno dei lati minori del telaio.

Le Misure

Costruzione

Accedendo all’interno del 4304 si nota la sua realizzazione raffinatissima, comune anche alle altre elettroniche della serie.

Abituati ad analizzare amplificatori dalle più disparate soluzioni costruttive, non ci si stupisce più di tanto sia pure di fronte a realizzazioni di grande prelibatezza come quelle che i costruttori di vertice ci elargiscono con generosità sempre maggiore. Eppure di fronte a realizzazioni come questa viene spontaneo complimentarsi con il loro artefice, che ha messo in campo tutte le risorse derivanti dalla sua pluridecennale esperienza nel progetto di
apparecchiature dalle qualità musicali superiori. Le sezioni di alimentazione e di segnale sono fisicamente separate dalla massiccia alettatura che corre per tutta la lunghezza dello stampato, un doppia faccia in fibra di vetro dal consistente spessore. La prima verte su un trasformatore dal dimensionamento inconsueto e su una capacità di filtraggio di circa 35.000 microfarad. Esclusivamente Mosfet, realizzati su specifiche Adcom, sono
impiegati negli stadi di segnale e nei finali. Si tratta di esemplari selezionati per uno scostamento massimo tra le loro caratteristiche pari ali’ 1 % per la sezione di ingresso, del 2% negli stadi rimanenti, e inoltre abbinati a coppie. Sempre per quanto riguarda le circuitazioni audio va rilevata la completa assenza di condensatori sul percorso del segnale ed il loro funzionamento in Classe A, finali compresi. Viene poi utilizzato il minor numero possibile di componenti attivi per razionalizzare e ridurre al minimo il per corso del segnale.

Il tutto è finalizzato all’ottenimento di distorsioni ridotte già ad anello aperto, in modo da poter adottare tassi di controreazione molto contenuti, a tutto vantaggio delle prestazioni dinamiche. Eventuali surriscaldamenti sono ben tenuti a bada dalla ventola di raffreddamento, l’entrata in funzione della quale è asservita ad una termocoppia.

Si tratta dunque di un amplificatore dai motivi di interesse oltremodo numerosi, come del resto la fama del suo progettista lasciava immaginare, pur se non in tali proporzioni. È destinato pertanto a chi desidera funzionalità, prestazioni e musicalità di gran classe. Tali prerogative restano invariate anche negli altri modelli della serie, con la quale Adcom entra in maniera quantomai autorevole nel settore delle apparecchiature per auto.

L’ascolto

Il progettista dei nuovi amplificatori Adcom dichiara che secondo lui sono gli unici accettabili per qualità sonore in un impiego domestico. Se lo dice Nelson Pass c’è da crederci ed in effetti il 4304 ha messo in luce qualità musicali di grande rilievo.

La sua non è una personalità molto incisiva, la sua presenza tende infatti a mimetizzarsi tra gli altri componenti dell’impianto. Segno di una neutralità di prim’ordine e di un’assenza di distorsioni udibili altrettanto rilevante. Tali prerogative lo rendono adatto alla riproduzione di qualsiasi genere musicale ed in effetti l’amplificatore in esame non ha mostrato predilezioni particolari per una o l’altra incisione. Vigoroso ma ben controllato con i generi moderni e delicato con gli strumenti acustici, è in grado di ben adattarsi ad ognuno di essi.

Oltretutto si è dimostrato un infaticabile erogatore di potenza.

Nonostante i soli 30 W di targa per canale, riesce a produrre livelli di pressione assai sostanziosi, evidenziando inoltre un comportamento dinamico esente da pecche.

Configurato in biamplificazione nel pilotaggio di subwoofer e satelliti, opzione ammessa dall’impiego dell’unità di interfaccia GFI 4600, le sue qualità emergono con impeto ancora maggiore, dando luogo ad una riproduzione di grande respiro, in grado di soddisfare i palati più esigenti.

 

L’installazione

L’aspetto di maggiore importanza nella messa in opera del 4304 risiede naturalmente nella presenza dei collegamenti bilanciati: raccomandabile è l’impiego dell’unità di interfaccia. Al limite si può farne anche senza, pilotando il 4304 con una sorgente dotata di uscite preamplificate Front e Rear e con l’impiego degli adattatori RCA-XLR forniti in dotazione.

Il 4304 dispone unicamente di prese di ingresso XLR. In dotazione sono forniti gli appositi adattatori, per il pilotaggio tramite sorgenti con uscite RCA.

La presenza della ventilazione forzata non deve far pensare alla possibilità di sistemare il 4304 senza rispettare le più elementari regole del buon senso, pena l’intervento delle protezioni ed il silenziamento dell’amplificatore. Le sue dimensioni piuttosto ampie ne rendono praticamente obbligatoria la disposizione nel baule. Il resto dei collegamenti fa capo ad una serie di robusti morsetti, tutti disposti sullo stesso pannello ed in grado di accettare conduttori di buona sezione. Di generoso dimensionamento è infine il portafusibile volante fornito in dotazione.

di Claudio Checchi


Le unità di interfaccia GFI 4600 E GFI 4400

Per un corretto collegamento tra la sorgente ed i suoi amplificatori, Adcom ha realizzato due unità di interfaccia: la GFI 4400 e la GFI 4600.

La seconda è decisamente la più interessante, poiché abbina alla sua funzione principale quella di un crossover elettronico a due vie. Dispone di ingressi per quattro canali ed uscite per ben sei: anteriori e posteriori, entrambe sotto filtro, e subwoofer stereo.

I controlli sono tutti dislocati all’interno del telaio e vi si accede ruotando verso l’alto il pannello superiore, dopo aver rimosso una coppia di viti. In corrispondenza degli ingressi si trovano i potenziometri per la regolazione dell’equalizzatore per le basse frequenze, che agisce sui 35 Hz, filtrando nel contempo le frequenze subsoniche.

Il punto di intervento del crossover è sui 100 Hz e può essere variato indipendentemente per i due rami tra 20 Hz e 4 kHz, con la sostituzione degli appositi moduli resistivi. La pendenza di attenuazione è di 18 dB/ottava per il passa basso e 12 dB/ottava per il passa alto. Una serie di potenziometri, dei pregiati trimmer Bourns, consente la regolazione del livello di uscita per ciascuno dei sei canali. Vicino ad essi si trovano i ponticelli per il pilotaggio a ponte degli amplificatori collegati all’unità di interfaccia.

Non disponendo del crossover, la GFI 4400 presenta uscite XLR per quattro canali, frontali e posteriori. Il circuito di equalizzazione è adottato anche nel modello semplificato, che al pari di quello maggiore è caratterizzato da un livello realizzativo di prim’ordine. Su un robusto stampato in fibra di vetro sono allineati in bell’ordine resistenze di precisione e pregiati condensatori a mica, mentre l’alimentazione è del tipo «switching» con Mosfet di potenza.


Costruttore: Adcom, 11 Elkins Road, East Brunswick, 00816 NJ, Stati Uniti d’America.

Distributore per l’Italia: International Sound, Via Friuli 60, 20135 Milano; tei. (02) 55180151.

Prezzo: GFA 4304 L. 1.600.0000; GFA 4600 L. 590.000

Caratteristiche dichiarate dal costruttore

  • Potenza continua: 4 x 30 W su 4 ohm; 4 x 60 W su 2 ohm; 4 x 90 W su 1 ohm.
  • Risposta in frequenza: corrente continua-100 kHz -3 dB.
  • Sensibilità di ingresso: 200 mV-2 V.
  • Impedenza di ingresso: 8,5 kohm.
  • Rapporto segnale/rumore: >110 dB (ingressi bilanciati).
  • Separazione: >90 dB.
  • Fattore di smorzamento: 350.
  • Dimensioni: 334 x 56 x 369 mm.
  • Peso: 5,5 kg.

da AudioCarStereo n. 49 novembre 1994